Pianoforte Classico

Partendo dall’impostazione della mano si tenderà a sviluppare le abilità tecnico-manuali associandone lo studio del “peso”, della “presa”, della libertà assoluta del movimento del polso, del braccio, della schiena, con particolare attenzione alla ricerca del suono. Tutti gli allievi avranno la possibilità di studiare, durante le lezioni, sui pianoforti a coda in dotazione alla scuola.

Pianoforte Jazz

Affinamento dell’abilità tecnica, studio dell’armonia e delle tecniche di arrangiamento in stile jazz, studio dell’improvvisazione (scale modali, pentatoniche e patterns), esecuzione degli standard jazz.

Chitarra

Chitarra Classica
Il corso di chitarra classica propone lo studio di brani di crescente difficoltà tecnica e interpretativa, al fine di ottenere un immediato sviluppo delle capacità interpretative personali e un approfondimento globale del brano oggetto di analisi.
Studio delle tecniche della mano destra: tocco libero, teso, appoggiato; arpeggi; accordi; tremolo, tambora, pizzicato, rasgueado.
Studio delle tecniche della mano sinistra: legature ascendenti, discendenti, miste, ad eco, doppie; movimenti orizzontali e verticali; accordi; abbellimenti.

Chitarra Jazz
Il metodo si prefigge come target principale il rendere ogni allievo capace di poter suonare jazz e tutti i generi musicali ad esso correlati (blues, funky, fusion ecc.). La didattica è dunque incentrata sulla possibilità che ogni allievo ha di tirar fuori la propria personalità musicale seguendo un percorso didattico personalizzato; l’utilizzo dell’ improvvisazione come mezzo per la creazione di uno stile musicale personale. Il corso vuole fornire le conoscenze di base nei vari stili della chitarra elettrica. Il corso tratterà dalla personalizzazione del suono del proprio strumento e ricerca del proprio stile ai sistemi tonale e modale, progressioni armoniche e melodiche classiche e jazz fino agli stili ed esecuzione delle scale (arpeggi, sweep picking, tapping hammer on pull off) ed i vari tipi di accompagnamento (folk, jazz, funky, Hard Rock, Metal, Blues, Swing, Bossa Nova).

Canto Lirico

Impostazione della voce, respirazione diaframmatica, dizione, vocalizzi, studio del repertorio lirico.

Canto Moderno

 Impostazione della voce, respirazione, dizione, vocalizzi, studio dei vari generi musicali, studio del repertorio. 

Il corso di batteria si divide in tre livelli base/introduttivo, intermedio ed avanzato.

Il corso base/introduttivo: impostazione e coordinazione degli arti, esercizi di riscaldamento, studio dei rudimentali base, solfeggio e lettura ritmica facile, sviluppo del senso ritmico mediante l’uso del metronomo, studio dei tempi rock, funky, blues con l’ausilio di metronomo e basi.

Al termine del CORSO Base/Introduttivo sarà possibile suonare/accompagnare brani e laboratori di musica.

Il corso intermedio: studio dei rudimentali avanzati, spostamento degli accenti nei paradiddles, solfeggio e lettura ritmica di media difficoltà, coordinazione e indipendenza degli arti, studio dei tempi dispari, studio tempi e partiture con l’ausilio di metronomo, sequencer e basi, accordatura e manutenzione dello strumento.

Il corso avanzato: sviluppo dei rudimentali avanzati, esercizi di lettura a prima vista, studio dei tempi dispari, la batteria in studio di registrazione, studio dei tempi latin, jazz e funk, studio tempi e partiture con l’ausilio di sequencer e basi, accordatura e manutenzione dello strumento.

Il corso, dopo una prima fase legata all’impostazione delle mani e all’apprendimento dei rudimenti della lettura ritmica e melodica, sarà articolato secondo i seguenti argomenti che dovrebbero essere svolti nell’ambito di ogni lezione:

1.Tecnica cromatica e diatonica: è una forma di ginnastica sulle scale e sugli accordi per migliorare l’impostazione sulle posizioni, conoscere, sia a livello sonoro che di diteggiatura, le scale e gli accordi e preparare un retroterra tecnico di automatismi per l’improvvisazione.

2.Lettura ritmica e melodica: solfeggio ritmico eseguito sullo strumento per migliorare la lettura e imparare ad andare a tempo; lettura di brevi brani melodici e/o di accompagnamento proposti in ordine di graduale difficoltà.

3.Argomento teorico collegato con le attività pratiche della lezione.

4.Esecuzione di una linea di basso, direttamente sul cd o sulle basi, tratta da un brano la cui scelta è concordata con l’allievo.

5.Tecniche avanzate: slap, tapping, armonici, walking bass, ecc. a seconda delle esigenze e dell’interesse dell’allievo.

Importanza primaria è amare questo splendido strumento, forse il più antico, certamente il più affascinante per i suoi incantevoli suoni e la dolcezza delle melodie. Il corso, aperto a tutti, prevede un percorso didattico variabile secondo singole esigenze e personali inclinazioni di volta in volta riscontrabili. Appena raggiunto un primo livello di conoscenza tecnica, nonché fiducia nello strumento, si passa al graduale e diretto approfondimento dei più noti brani del repertorio musicale ai fini della loro interpretazione ed esecuzione.

Studio per acquisire la tecnica di base: impostazione della mano, scale, arpeggi, accordi, uso della pedaliera, diteggiatura

Studio per l’accordatura: uso dei suoni armonici, scale, diapason, accordatore

Testi per studio e per esami (conservatorio e concorsi): Concone, Dixi, Todestanze, Posse.

I anno: impostazione corretta dello strumento, studio della respirazione diaframmatica, suoni tenuti e suoni filati, studio dello staccato, scale maggiori minori ed arpeggi fino a tre alterazioni.

II anno:  scale maggiori minori ed arpeggi fino a sette alterazioni, scala cromatica, esercizi di legato e staccato.

III anno: tutte le scale con arpeggi fino alla settima, arpeggi di settima di dominante e di settima diminuita, studio del doppio e triplo staccato.

Se desideri imparare a suonare il violino tutto ciò di cui hai bisogno è tempo, impegno… ed un violino.

Per imparare a suonare non è indispensabile iniziare in tenera età, certo, se vuoi essere il prossimo “Paganini” allora è fondamentale iniziare in giovane età, ma crediamo che per imparare a suonare il violino sia un traguardo raggiungibile per tutti e con il giusto impegno e la costanza nello studio è possibile imparare a suonarlo abbastanza bene.

Le lezioni, anche se divertenti, sono progettate per sviluppare le abilità tecniche in modo metodico e completo.

Durante le lezioni si affronteranno i seguenti temi:

– Rudimenti musicali di base
– Tecnica e postura
– Manutenzione dello strumento
– Esercizi progressivi per lo sviluppo tecnico
– Studio del repertorio con opere dal periodo classico a quello moderno

Il laboratorio di propedeutica musicale si svolge nella sede della scuola Anton Rubinstein in via Ernesto Rossi 16, a Roma.

Il lavoro è condotto dal M° Silvia Sini e si svolge all’interno di un contesto ludico e creativo attraverso il movimento, il suono della voce e l’uso degli strumenti musicali.

Verranno integrati vari metodi didattici: Gordon, Dalcroze, Orff, Kodaly.

Finalità del Progetto: le competenze musicali

A livello musicale, il laboratorio si propone il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

– stimolare la capacità di discriminare i suoni sulla base dei parametri fondamentali che li compongono (altezza, timbro, intensità, durata), attraverso giochi di associazione suono-movimento.

– aiutare il bambino a familiarizzare con il ritmo, in particolar modo con il ritmo binario, nelle sue varie accentuazioni, attraverso giochi di movimento, l’uso dello strumentario, canti e filastrocche.

– promuovere lo sviluppo dell’intonazione di semplici intervalli, attraverso canti e filastrocche.

– promuovere un primo approccio alla codificazione grafica del suono, attraverso giochi di associazione suono-elemento grafico (solo per le classi di 4 e 5 anni).

– musicali capaci di sollecitare in modo specifico i processi sensoriali, percettivi e cognitivi implicati nella decodificazione dei segnali acustici.

– lo sviluppo delle abilità sociali, attraverso attività che implicano l’alternanza dei ruoli e la condivisione di materiale sonoro-musicale  all’interno del gruppo.

Il saggio di fine anno

Al termine del percorso è auspicabile un incontro in cui i bambini possano rendere partecipi i propri genitori dell’esperienza che hanno compiuto.

Un saggio di fine anno è in tal senso utile e gratificante, purché non si richieda ai bambini di aderire a canoni estetici che non rientrano negli scopi del laboratorio, e che potrebbero limitare  la qualità ludica e il valore didattico dell’esperienza.

Più che di saggio, è preferibile parlare di lezione aperta, un incontro in cui i bambini hanno la possibilità di condividere in modo del tutto spontaneo alcune delle attività svolte e di sentirsi gratificati nel mostrare ai genitori quanto appreso nel corso del laboratorio.